Giustizia
Abusi sessuali sul figliastro disabile, niente carcere per il patrigno
© Shutterstock
© Shutterstock
Redazione
11 giorni fa
È stato giudicato colpevole l'uomo di 71 anni del Luganese, a processo in questi giorni, di atti sessuali nei confronti del figliastro di 13 anni con disabilità cognitiva.

Il 71enne del Luganese - a processo da ieri, martedì, per abusi sessuali contro il figliastro disabile - è stato condannato a due anni di carcere sospesi. Lo rende noto il "Corriere del Ticino", che ricorda come l'imputato era accusato "di aver toccato il ragazzino - 13enne all'epoca dei fatti - nelle parti intime, di averlo masturbato in due occasioni e di aver condiviso con lui dei filmati pornografici". L'uomo sostiene di averlo fatto per educarlo e aiutarlo nel suo problema con la sessualità. Il giudice Amos Pagnamenta ha quindi accettato la proposta di pena della procuratrice pubblica Anna Fumagalli, condannando l'imputato - difeso dall'avvocato Niccolò Giovanettina - a 24 mesi sospesi per due anni. A livello giuridico quei toccamenti, che sono durati per ben più di un anno dal 2017 al 2019, sono stati indubbiamente degli abusi sessuali, al di là delle intenzioni del 71enne.

Esenta da pena la madre del ragazzo

Al contrario, scrive il quotidiano ticinese, l'ex moglie (51 anni) dell'imputato - difesa dall'avvocata Maricia Dazzi - è stata giudicata "colpevole di favoreggiamento, ma esente da pena in base all'articolo 305 del Codice penale", per cui "se l’autore favorisce un congiunto o un’altra persona con cui esistono relazioni personali così strette da rendere scusabile la sua condotta, il giudice prescinde da ogni pena". Infatti, come Pagnamenta ha spiegato, la donna si trovava in una difficile situazione, soprattutto perché economicamente e affettivamente dipendente dal marito. Quando si è accorta di cosa stava succedendo, ha immediatamente fatto in modo che i figli non rimanessero più da soli con lui. Giova ricordare che l'accusa aveva chiesto 24 mesi sospesi per tre anni per il 71enne e 18 mesi sospesi per due anni per la 51enne, mentre la difesa si è battuta per un anno e mezzo sospeso per l'uomo e per l'assoluzione per la moglie.