Migrazione
Statuto S, "Non è necessario cambiare le regole per revocarlo"
©Gabriele Putzu
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Keystone-ats
10 giorni fa
Ne è convinto il Consiglio federale che raccomanda la bocciatura di una mozione inoltrata da Benedikt Würth (Centro/SG).

Le regole alla base dello statuto di protezione S per i rifugiati provenienti dall'Ucraina non vanno modificate poiché vi sono già gli strumenti per contrastare gli abusi. Ne è convinto il Consiglio federale che raccomanda la bocciatura di una mozione inoltrata da Benedikt Würth (Centro/SG).

Accettazione Statuto S in diminuzione fra la popolazione

Stando al consigliere agli Stati sangallese, sostenuto da altri sei colleghi del centro-destra, l'accettazione dello statuto S sta diminuendo fra la popolazione. A suo parere, tale protezione va revocata o non più concessa se una persona lascia la Svizzera per un determinato periodo (per esempio 14 giorni), ha beneficiato dell'aiuto al ritorno o di un altro tipo di aiuto orientato al ritorno, oppure ha ottenuto la protezione in maniera abusiva. A detta di Würth, un simile "turismo" non può essere accettato. Stando al governo, gli abusi vengono già oggi contrastati. La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) può già ora revocare lo statuto S in base alle disposizioni di legge esistenti se le persone bisognose di protezione sono rimaste ripetutamente nel loro Paese d'origine o nel Paese di provenienza per più di 15 giorni. La legge attuale esclude anche la possibilità di ricevere ripetutamente assistenza per il rimpatrio. Ciò include l'aiuto eventualmente concesso da altri Paesi europei.