Votazioni
Sondaggio: sì a riduzione costi sanità e legge energia
Keystone-ats
12 giorni fa
I sostenitori dell'UDC sono gli unici a pronunciarsi contro la modifica della legge federale sull'energia e della legge sull'approvvigionamento elettrico Pareri avversi, in generale, all'iniziativa per lo stop alle vaccinazioni obbligatorie.

Gli svizzeri vogliono ridurre i costi della sanità. Secondo un sondaggio di Tamedia e 20 Minuten pubblicato oggi, adotterebbero l'iniziativa "per premi meno onerosi" del PS (60%) e quella "per un freno ai costi" del Centro (54%), su cui si voterà il 9 giugno prossimo. Tuttavia, è un altro oggetto in votazione, ovvero la legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro, ad avere attualmente il più alto indice di gradimento tra gli elettori (65%). Se si votasse oggi sarebbe invece respinta (51%) l'iniziativa "Per la libertà e l'integrità fisica", lanciata nel contesto del Covid-19 dal Movimento svizzero per la libertà (Mass-Voll), che vuole escludere ogni obbligo vaccinale.

I numeri nello specifico

Ma procediamo con ordine: l'iniziativa socialista, che chiede che nessun assicurato debba pagare oltre il 10% del suo reddito disponibile per i premi dell'assicurazione malattia, sarebbe approvata con il 60% dei voti a favore e il 36% contro, secondo il sondaggio. Senza sorprese, gli elettori socialisti si dimostrano i più entusiasti, con un consenso dell'87%. I più scettici sono i liberali-radicali, che la boccerebbero con il 61%.

Pareri differenti

Si notano differenze a seconda delle classi di reddito: tre quarti delle persone con un reddito inferiore a 4'000 franchi al mese sono favorevoli all'iniziativa. A partire da un reddito di 13'000 franchi, il tasso di approvazione scende sotto il 50%. Inoltre, più basso è il livello di istruzione, più alto è il tasso di approvazione: il 70% degli elettori con un titolo di studio di scuola dell'obbligo direbbe di sì, mentre "solo" il 53% dei laureati all'università e dei diplomati a una scuola universitaria professionale approverebbe il testo. I sostenitori dell'iniziativa sono più numerosi nella Svizzera italiana (71%) e in Romandia (69%) rispetto alla Svizzera tedesca (57%). In generale, i favorevoli ritengono che l'iniziativa alleggerirà l'onere per la classe media, mentre gli oppositori alla proposta ritengono che con la sua approvazione non diminuirà l'aumento dei costi sanitari.

L'iniziativa per i premi

Stando sempre al sondaggio, il 54% voterebbe sì all'iniziativa popolare "Per premi più bassi - Freno ai costi nel settore sanitario (Iniziativa per un freno ai costi)" lanciata dall'Alleanza del Centro, mentre il 38% direbbe no. Gli elettori del partito di Gerhard Pfister sarebbero i più entusiasti con un consenso del 68%, mentre quelli del PLR l'approverebbero soltanto con il 46%. Anche in questo caso le differenze per regione linguistica sono pronunciate. L'iniziativa otterrebbe maggiori consensi nella Svizzera italiana (64%), mentre la percentuale di favorevoli sarebbe più bassa nella Svizzera tedesca (54%) e in Romandia (53%). Come in precedenza, più alto è il livello di istruzione e di reddito, più basso è il livello di approvazione. I favorevoli all'iniziativa ritengono che essa ridurrebbe i costi della sanità. Gli oppositori temono invece un sistema sanitario a due velocità.

Energia, solo i democentristi sono contrari

Anche la Modifica della legge federale sull'energia e della legge sull'approvvigionamento elettrico, adottata in settembre dal Parlamento e contro cui ha presentato un referendum la Fondazione Franz Weber, raccoglie ampi consensi, con un'approvazione di quasi due terzi (65%). "Solo" il 28% voterebbe no. I sostenitori dell'UDC sono gli unici a pronunciarsi contro, con il 53%. Mentre all'estremo opposto troviamo i Verdi liberali con un consenso dell'87%. Gli uomini sostengono la legge sull'energia con una percentuale (68%) leggermente superiore alle donne (62%). Le differenze tra le fasce di reddito sono invece minime: l'iniziativa incontrerebbe il favore di tutti (con un'oscillazione di sì tra il 62% e il 66%). Tra i favorevoli prevale l'argomentazione secondo cui l'espansione delle energie rinnovabili nazionali rafforzerebbe la sicurezza dell'approvvigionamento. Gli oppositori ritengono che la protezione della natura e la tutela del paesaggio verrebbero sacrificate per la produzione di elettricità.

"No" allo stop alle vaccinazioni obbligatorie

Dulcis in fundo, secondo il sondaggio, il 51% degli elettori direbbe no all'iniziativa popolare "Per la libertà e l'integrità fisica (iniziativa per lo stop alle vaccinazioni obbligatorie)", mentre il 29% direbbe sì. Il 20% non ha ancora indicato le proprie intenzioni di voto. Tra i partiti, la proposta ha ricevuto il più alto livello di approvazione tra i sostenitori dell'UDC, con il 44% di favorevoli, mentre i Verdi liberali la boccerebbero con il 72%. I favorevoli ritengono che ognuno debba decidere da solo sulle vaccinazioni, nell'interesse dell'integrità fisica e mentale. Gli oppositori, invece, ritengono che il diritto fondamentale all'integrità fisica sia già sancito dalla Costituzione federale e la vaccinazione senza consenso è già oggi esclusa.

Le cifre del sondaggio

Complessivamente, 12'395 persone - 7'798 dalla Svizzera tedesca, 4'264 dalla Romandia e 333 dalla Svizzera italiana - hanno partecipato al sondaggio, che è stato effettuato fra il 17 e il 18 aprile dall'istituto Leewas su incarico di Tamedia e 20 Minuten. Il margine di errore si attesta a +/- 1,5 punti percentuali.