Svizzera
Rinviato il lancio dell'iniziativa per una nuova Costituzione federale
©CDT/TatianaScolari
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Keystone-ats
10 giorni fa
Il progetto, ha spiegato il Movimento che chiede una riforma della Costituzione federale, "è fallito a causa della mancanza di fondi e delle poche promesse di firme raccolte".

In tempi di crisi i diritti civili sembrano passare in secondo piano. A farne l'esperienza anche il movimento che puntava a una riforma della Costituzione federale, che si vede costretto a rimandare il lancio di un'iniziativa popolare in questo senso a causa della mancanza di fondi e delle poche promesse di firme raccolte. A livello popolare - sottolineano gli iniziativisti - si riscontra "una perdita di fiducia nella democrazia". Il progetto è stato lanciato da Michel Huissoud, ex direttore del Controllo federale delle finanze di Ginevra, e da Daniel Graf, co-fondatore della Fondazione per la democrazia diretta, secondo i quali la Costituzione federale, rivista l'ultima volta nel 1999, è obsoleta e necessita di un aggiornamento, anche digitale. Il lancio della raccolta firme era previsto per giugno. Gli iniziatori speravano di ricevere 60mila promesse di firme e un capitale iniziale di 200'000 franchi attraverso il finanziamento partecipativo, ma hanno ottenuto solo poco più di 51mila promesse di sostegno e circa 140'000 franchi, indica oggi la Fondazione per la democrazia diretta in una nota.

Una revisione "rischiosa"

Gli iniziativisti esprimono inoltre il timore che "le conquiste faticosamente ottenute vengano messe in discussione", in un momento in cui le democrazie sono sotto pressione in tutto il mondo e la polarizzazione è in aumento anche in Svizzera. E molte persone non ripongono sufficiente fiducia nell'equilibrio di potere con il governo, il parlamento e i gruppi di interesse. In questo contesto, la fondazione "rifletterà" sulla campagna condotta finora e "imparerà dai (suoi) errori", presentando un rapporto intermedio all'inizio di luglio e "lanciando le fasi successive" del progetto. Nell'aprile 2022 è stata lanciata un'altra iniziativa volta a riformare la Costituzione federale per garantire la libertà, le pari opportunità, la salute pubblica e un ambiente sostenibile. Tuttavia, il progetto, patrocinato dall'argoviese Pius Lischer, non era riuscito a raccogliere le 100'000 firme richieste entro il 19 ottobre 2023.

1848: la nascita della Svizzera moderna

La prima Costituzione nacque nel 1848 quando, dopo la fine del Sonderbund, si mise mano a una revisione del Patto federale del 1815. I Cantoni vincitori della guerra la considerarono una legge fondamentale valida per tutti, mentre inizialmente si opposero a questa decisione i Cantoni cattolici che avevano perso. Con essa la Svizzera moderna divenne un'isola democratico-repubblicana nel mezzo delle monarchie europee. La Costituzione regolamentava le competenze della Confederazione e dei Cantoni ed introduceva il diritto di voto e l'eleggibilità per gli uomini. Era innovativa anche nella misura in cui introduceva il principio della separazione dei poteri tra Assemblea federale (potere legislativo), Consiglio federale e Amministrazione federale (potere esecutivo) e Tribunale federale (potere giudiziario).

Prima revisione nel 1874

La prima revisione totale risale al 1874; i cittadini ottennero più diritti civici: libertà di commercio e industria, libertà di credo religioso, libertà di domicilio, diritto al referendum. Al tempo stesso vennero concesse ulteriori competenze alla Confederazione. La ripresa della lotta culturale tra i Cantoni cattolici e quelli protestanti, oltre all'acuirsi dei conflitti sociali, comportarono nel 1891 una revisione parziale della Costituzione: essa concedeva il diritto di iniziativa ai cittadini e ai Cantoni e quindi la possibilità ai cittadini di influenzare direttamente la stesura del Diritto federale. L'ultima revisione totale risale al 1999.

Chi può chiedere una revisione

Possono chiedere la revisione totale della Costituzione il Consiglio federale, un membro del Consiglio nazionale o degli Stati, un gruppo parlamentare o una Commissione (mediante un'iniziativa parlamentare o una mozione), un Cantone (tramite un'iniziativa cantonale) o almeno 100'000 cittadini aventi diritto di voto (con un'iniziativa popolare). Nel caso in cui la revisione sia chiesta dal popolo oppure le due Camere non trovino un accordo sulla modifica, spetta al popolo decidere. Qualora esso decida di sottoporre la Costituzione a revisione totale, si procede al rinnovo integrale delle Camere federali e del Consiglio federale che, nella nuova composizione, si occuperanno del progetto. La bozza del nuovo testo viene deliberato dai due Consigli; una volta approvato è sottoposto al voto del popolo e dei Cantoni. Se questi l'accolgono, la nuova Costituzione entra in vigore il giorno stesso della votazione popolare, sempre che il decreto federale non preveda altrimenti.

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