Ambiente
Reno alpino, un miliardo per la protezione dalle piene
© Shutterstock
© Shutterstock
Keystone-ats
12 giorni fa
Sono previsti interventi compresi tra la foce dell'Ill e il lago di Costanza. Il progetto si concluderà presumibilmente nel 2052 e sarà a carico per l'80% della Confederazione e per il 20% del Canton San Gallo.

Occorre migliorare la protezione contro le piene del tratto alpino del Reno. Il Consiglio federale ha trasmesso oggi al Parlamento un messaggio relativo a un trattato in tal senso siglato con l'Austria. Sono previsti interventi sui 26 chilometri compresi tra la foce dell'Ill e il lago di Costanza, per un costo stimato in 1,04 miliardi di franchi sull'arco di 27 anni. Il progetto si concluderà infatti presumibilmente nel 2052 e sarà a carico per l'80% della Confederazione e per il 20% del Canton San Gallo, precisa il Governo in una nota. Il Legislativo è chiamato ad esprimersi sul credito d'impegno relativo alla quota di partecipazione della Svizzera.

Serve una nuova legge

Visto che gli accordi attuali non lo consentono - l'ultima intesa con l'Austria è datata 1954 - per poter realizzare queste misure occorre basarsi su un nuovo trattato, che è stato oggetto di negoziati tra i due Paesi. Per attuarlo sarà necessaria una nuova legge. Gli interventi saranno realizzati dai due Paesi nell'ambito della Regolazione internazionale del Reno (IRR). È previsto l'aumento della capacità di deflusso dagli attuali 3'100 a 4'300 metri cubi di acqua al secondo e il rinnovo delle dighe di protezione contro le piene, ormai obsolete. In tal modo sarà migliorata la sicurezza dei circa 300'000 abitanti della valle del Reno e garantito anche in futuro lo sviluppo economico della regione, puntualizza l'Esecutivo.

"Migliorare la protezione ed evitare danni"

Se le opere attuali proteggono contro le piene che si verificano statisticamente ogni 100 anni, l'aumento del deflusso consentirà di gestire anche piene più importanti, che in media si verificano ogni 300 anni, precisa il Consiglio federale. Ciò permetterà di migliorare la protezione della popolazione interessata e di evitare danni materiali per un importo che viene stimato in 13 miliardi di franchi.