Sanità
Iniziativa sulle cure infermieristiche: "La proposta del Consiglio federale manca il bersaglio"
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Keystone-ats
11 giorni fa
È quanto affermato da H+, sostenendo che "una volta di più a ospedali e cliniche vengono addossate nuove mansioni senza rimunerarle. Il Consiglio federale intende inoltre annullare un pilastro della democrazia svizzera, vale a dire il partenariato sociale ben funzionante, e sostituirlo con direttive statali

Per gli ospedali e le cliniche le proposte del Consiglio federale per l'attuazione dell'iniziativa sulle cure infermieristiche "non sono né costruttive né giuste". È quanto affermato da H+ (Gli ospedali svizzeri), secondo cui  "una volta di più a ospedali e cliniche vengono addossate nuove mansioni senza rimunerarle". Il Consiglio federale intende inoltre "annullare un pilastro della democrazia svizzera, vale a dire il partenariato sociale ben funzionante, e sostituirlo con direttive statali". Nella consultazione, H+ chiederà quindi di apportare "adeguamenti corrispondenti al progetto di legge".

"Proposte premature"

Dal punto di vista degli ospedali e delle cliniche svizzeri, le proposte del Consiglio federale per l'attuazione dell'iniziativa sulle cure infermieristiche "sono premature. L'offensiva sulla formazione, in questa forma, genererebbe per gli ospedali un grosso onere finanziario supplementare e limiterebbe inoltre la libertà imprenditoriale degli ospedali". Entrambe le misure rendono "ulteriormente difficoltosa la situazione finanziaria degli ospedali, senza affrontare in modo efficace la penuria di personale specializzato. Serve piuttosto una tariffazione appropriata delle prestazioni fornite, di modo che ospedali e cliniche possano tutelare i loro interessi personalissimi e offrire condizioni di lavoro attraenti".

"Rimunerare in modo corretto le prestazioni di formazione"

Gli ospedali e le cliniche svizzeri "approvano la volontà di affrontare il futuro bisogno di personale con un'offensiva della formazione". Le misure corrispondenti "non vanno però attuate a scapito degli ospedali e delle cliniche".  Per H+ occorre dunque "garantire il finanziamento delle prestazioni supplementari di formazione degli ospedali e delle cliniche, per permettere la formazione di personale sufficiente". Già finora le tariffe raffigurano in modo "del tutto insufficiente" le prestazioni di formazione degli ospedali e delle cliniche. "Anche nell'ambito della formazione gli ospedali e le cliniche forniscono un contributo decisivo alla qualità del nostro sistema sanitario. Da tempo è attesa la rimunerazione corretta di tali prestazioni", fa capire la direttrice di H+, Anne-Geneviève Bütikofer. H+ chiede dunque un adeguamento di tale disposizione, affinché anche il contributo degli ospedali e delle cliniche all'offensiva della formazione sia rimunerato correttamente.

"Non annullare il partenariato sociale esistente tramite una Legge federale"

Con una nuova Legge federale, il Consiglio federale intende affrontare il secondo aspetto dell'iniziativa sulle cure infermieristiche: il miglioramento delle condizioni di lavoro nelle cure infermieristiche. Gli ospedali e le cliniche svizzeri riconoscono pure qui l'intenzione, "sono però critici per quanto riguarda il percorso proposto". In Svizzera, per principio, la responsabilità per le negoziazioni delle condizioni di lavoro spetta ai partner sociali - un percorso che si è affermato sull'arco di decenni. "Se ora a livello federale in un determinato settore vengono disciplinate le condizioni di lavoro, ciò è in fondamentale contraddizione con il principio democratico menzionato". È il caso, in particolare, se la nuova Legge federale prevale sulla Legge sul lavoro vigente. "Precario risulta il fatto che il legislatore non prevede un finanziamento supplementare per nessuna di tali misure, intense dal punto di vista dei costi e che la riduzione dell'orario di lavoro acutizza ulteriormente la penuria di personale qualificato".

"Non va limitata la libertà imprenditoriale degli ospedali"

Gli ospedali e le cliniche percepiscono in modo "molto diretto la penuria di personale specializzato". Quali datori di lavoro è nel loro stesso interesse reagire in modo mirato e individuale a tale situazione, con misure corrispondenti. "Limitare tale libertà imprenditoriale dei datori di lavoro tramite una Legge federale non è né opportuno né costruttivo", sottolinea Anne-Geneviève Bütikofer. In occasione delle negoziazioni dei contratti collettivi di lavoro, dal punto di vista degli ospedali e delle cliniche, è perciò decisivo che tali contratti possano scostarsi dalle disposizioni della nuova Legge federale.

La situazione finanziaria degli ospedali è comunque critica

Durante la discussione sull'attuazione dell'iniziativa sulle cure infermieristiche occorre tenere d'occhio la situazione finanziaria molto tesa degli ospedali e delle cliniche. Da anni le tariffe ospedaliere vigenti "non riescono più a coprire i costi effettivi: nel settore ambulatoriale il finanziamento insufficiente ammonta a circa il 30%, nel settore stazionario a circa il 10%. Il sistema raggiunge i propri limiti". Numerosi ospedali "rischiano le cifre rosse o continuamente nuove azioni di salvataggio da parte dei Cantoni". Per riuscire a impedire una riduzione delle prestazioni e della qualità, la politica e gli assicuratori malattie, tramite tariffe appropriate, "devono offrire agli ospedali e alle cliniche una prospettiva finanziaria". Invece di mansioni nuove non finanziate e direttive amministrative, gli ospedali "necessitano di una prospettiva finanziaria che permetta loro di formare personale specializzato in quantità sufficiente e offrire a quest'ultimo condizioni di lavoro attraenti".

La critica dell'Associazione svizzera infermieri (ASI)

La Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS) ritiene che la nuova Legge federale sulla promozione della formazione in cure infermieristiche, che entrerà in vigore il 1° luglio, sia troppo timida. Per quanto riguarda invece la seconda fase di attuazione dell'iniziativa sulle cure infermieristiche, la CDS ha indicato che si pronuncerà nell'ambito della procedura di consultazione. Dal canto suo, l'Associazione svizzera infermieri (ASI) critica il fatto che, con la nuova legge, il Consiglio federale stia attuando solo parzialmente l'iniziativa. Secondo l'ASI, è inaccettabile che il Governo non garantisca un adeguato finanziamento delle cure e una dotazione di personale in linea con i bisogni. Secondo H+, l'organizzazione mantello degli ospedali svizzeri, le proposte del Consiglio federale non sono né efficaci né eque per i nosocomi e le cliniche. Questi ultimi vengono caricati di nuovi compiti per i quali non saranno indennizzati. Anche il partenariato sociale viene aggirato e sostituito da disposizioni di legge. Nella sua forma attuale, la legge imporrebbe un significativo onere finanziario aggiuntivo agli ospedali. Inoltre, limiterebbe la libertà d'impresa dei nosocomi, secondo H+.