Zurigo
Condannato a 9 anni di carcere per un'aggressione con coltello
©Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
13 giorni fa
I giudici, visti anche i precedenti del giovane uomo e la dinamica dei fatti, non hanno creduto alla tesi della legittima difesa. La sentenza del 26enne è di tentato omicidio intenzionale e diffusione di messaggi di odio raziale su internet.

Un uomo di 26 anni si è visto infliggere dal Tribunale distrettuale di Zurigo una pena di reclusione di nove anni per aver gravemente ferito con un coltello un 18enne al termine di una rissa avvenuta nel giugno del 2020 nei pressi di un centro commerciale. I giudici, visti anche i precedenti dell'uomo e la dinamica dei fatti, non hanno creduto alla tesi della controparte, secondo la quale il condannato avrebbe agito per legittima difesa. Il 26enne è stato condannato per tentato omicidio intenzionale, nonché per aver diffuso messaggi razzisti su Internet.

La dinamica dei fatti

Al momento dei fatti, l'allora studente indossava una maglietta con la scritta "White Lives Matter", un capo di vestiario amato dei neonazisti che fa il verso al movimento "Black Lives Matter" sorto negli Stati Uniti dopo la morte di George Floyd, l'uomo di colore ucciso dalla polizia di Minneapolis. Stando all'atto d'accusa, il condannato avrebbe provocato dei fan del FC Zurigo, anche a causa della sua t-shirt, definita razzista dalla vittima, nel centro commerciale Sihlcity. Dopo essere venuti alle mani, l'allora studente ha colpito alle spalle con cinque coltellate il tifoso, all'epoca 18enne, quando la rissa era ormai conclusa. Al 26enne sono stati addebitati anche altri delitti, come il fatto di aver scritto sul web frasi d'odio nei confronti degli stranieri e della sinistra.

Una pena più lunga rispetto alla prima istanza

La pena detentiva è significativamente più lunga rispetto alla prima sentenza emessa dalla stessa corte, che aveva appioppato all'imputato cinque anni e mezzo di carcere nel luglio del 2022. Il Tribunale cantonale aveva successivamente annullato questa decisione per vizi procedurali, rinviando il dossier in primo grado. Anche il verdetto odierno non è definitivo e può essere impugnato in appello. A questo nuovo processo, il 26enne ha chiesto l'assoluzione, dicendo di essersi difeso dall'aggressione della vittima e di due altre persone. L'uomo si è giustificato affermando di aver temuto per la propria vita. Dal canto suo, la richiesta della procura era di dodici anni da passare dietro le sbarre.

Dei racconti non credibili

La corte non ha ritenuto credibili i racconti dell'accusato, anche perché non sono state trovate lesioni sul suo corpo. Inoltre, ha accoltellato il 18enne quando la discussione era già finita e la vittima si stava allontanando. L'uomo dovrà risarcire quest'ultima con 30'000 franchi più interessi e dovrà farsi carico delle spese processuali, che ammontano a 10'000 franchi.

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