
Il movimento di massi rocciosi nella frana di Blatten (VS), nella Lötschental, è leggermente rallentato oggi. Ma la situazione non si può dire ancora tranquilla. "Abbiamo due principali preoccupazioni", ha detto l'ingegnere Alban Brigger dell'Ufficio cantonale per i pericoli naturali durante una conferenza stampa organizzata dello stato maggiore regionale di condotta a Ferden (VS). "Un milione di metri cubi di roccia potrebbe ancora cadere". Ma il pericolo maggiore riguarda la cima del Kleines Nesthorn, che potrebbe crollare sul sottostante ghiacciaio del Birch, facendo precipitare a valle il ghiaccio mescolato con altro materiale franoso. "Questa è la nostra maggiore preoccupazione al momento", ha sottolineato Brigger. Si tratta di uno scenario possibile. I geologi non possono ancora escludere che l'intera massa instabile possa precipitare a valle tutta intera.
Tanti piccoli crolli parziali
Per il resto, la situazione attuale è soddisfacente, ha detto Brigger. Oggi nella zona della frana sono proseguiti molti piccoli crolli parziali. Il fenomeno era chiaramente percepibile nell'area sopra Blatten. In una serie di foto scattate per diversi giorni, l'ingegnere ha mostrato come la cima si sia staccata pezzo per pezzo. La vetta è fortemente fratturata, il che indica che potrebbero continuare ad esserci molti crolli parziali.
Il movimento della montagna e del ghiacciaio
Secondo Brigger, il movimento dei massi rocciosi in cima al Kleines Nesthorn è leggermente rallentato. Tuttavia, è ancora rilevante: complessivamente, sono caduti circa 2 milioni di metri cubi, cioè un terzo della massa totale che minaccia di crollare. È inoltre impossibile dire se l'area si sia stabilizzata, a causa della nebbia e delle nuvole. "Nella parte alta della montagna ci sono movimenti tra un metro e un metro e mezzo, ieri erano di tre metri", ha detto Brigger. "Ci sarebbe quindi un rallentamento. Ma il movimento è comunque importante. Non sappiamo se attualmente la zona si sia stabilizzata o se ci sono stati crolli". Più a valle, invece, la velocità del movimento è aumentata. "Il ghiacciaio sottostante ieri si muoveva a una velocità compresa tra 0.5 e un metro, oggi il movimento è aumentato". L'intero ghiacciaio si muove quindi in avanti e il ghiaccio si sta staccando nella parte anteriore.
Un'evacuazione stressante
Durante il suo intervento il sindaco di Blatten, Matthias Bellwald, ha raccontato il difficile processo di evacuazione della popolazione, definendo la situazione particolarmente stressante. Ringraziando le squadre d’emergenza che lavorano giorno e notte, il sindaco ha riportato un esempio toccante: una donna di 93 anni ha trovato rifugio presso il figlio a Zermatt. "L'obbiettivo principale", ha sottolineato, "resta quello di creare le condizioni migliori per un possibile ritorno".