Consiglio degli Stati
Aumento dei costi, il parlamento propone sconti su grandi quantità di farmaci
©Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
9 giorni fa
Tra le varie decisioni della commissione della sanità del Consiglio degli Stati (CSSS-S) ci sono: fissare punti fatturabili da parte dei medici, reti di cura coordinate, l'autorizzazione delle casse malattia a utilizzare i dati degli assicurati per informarli e il rimborso dei farmaci utilizzati dalle ostetriche.

Il secondo pacchetto di misure per contenere l'aumento dei costi sanitari è pronto per la sessione estiva. La commissione della sanità del Consiglio degli Stati (CSSS-S) ha infatti terminato l'esame del dossier decidendo, per esempio, di introdurre sconti sulla quantità di farmaci venduti che potrebbero generare risparmi fino a 400 milioni di franchi. Tali sconti riguarderebbero quei medicamenti con un elevato volume di mercato, precisa una nota odierna dei servizi parlamentari. Quando un medicinale supera un certo fatturato, il titolare dell'autorizzazione dovrebbe concedere una compensazione sotto forma di sconti. Per quanto attiene al Tarmed, considerato obsoleto, la commissione chiede al Consiglio federale di fissare un tetto al numero di punti fatturabili per giorno lavorativo da parte dei medici. La commissione è anche favorevole, in linea di principio, alle reti di cura coordinate. Tali reti consentono a diversi fornitori di prestazioni, come medici e fisioterapisti, di fatturare congiuntamente i loro servizi.

Le altre decisioni della commissione

Nelle precedenti riunioni, la commissione aveva preso una serie di decisioni che seguono e integrano quelle del Consiglio nazionale. Ad esempio, vuole autorizzare le casse malattia a utilizzare i dati degli assicurati per informarli su prestazioni più vantaggiose. La commissione ha inoltre ampliato il campo di applicazione dei servizi di ostetricia e ha integrato la proposta del Consiglio nazionale. Vuole autorizzare il rimborso non solo dei farmaci utilizzati senza prescrizione medica dalle ostetriche durante il parto, ma anche di quelli utilizzati durante la gravidanza e il periodo post-parto. La commissione è d'accordo anche sulla possibilità per i farmacisti di fornire servizi senza prescrizione medica.

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