Canottaggio
Agli Europei di Szeged debutto in sordina degli equipaggi elvetici
Americo Bottani
10 giorni fa
Finale A per il doppio “leggero” maschile.

Nell splendida cornice del Mty-ér di Szeged (Ungheria) che stamane si è presentato con una temperatura mite e con una leggera brezza favore è iniziata la prima giornata di eliminatorie che ha visto impegnati 9 equipaggi rossocrociati. Il bilancio lo possiamo definire “in chiaroscuro”. Finale A per il doppio “leggero” maschile di Raphël Ahumada e Jan Scäuble, semifinale per il due senza maschile di Andrin Gulich e Roman Röösli. Tutti gli altri dovranno passare attraverso il ripescaggio in programma domani.

Gulich/Röösli come da copione

Nessun problema per il due senza rossocrociato, campione del mondo in carica. che ha preso il comando delle operazione subito dopo lo stacco dai barchini di partenza. Secondo posto per la formazione della Serbia, staccata di 1”32, seguita dagli arancioni olandesi a 8”. Più staccate Germania e Ungheria.

Ahumada/Schäuble in finale A

Tre gli equipaggi al via. Svizzera, Norvegia e Cechia. Solo il primo classificato accede alla finale per il titolo. Obiettivo raggiunto per l’armo rossocrociato, medaglia di bronzo ai “mondiali” 2023 a Belgrado., grazie ad un’intelligente condotta di gara, sempre corsa al comando. Alle spalle della formazione elvetica troviamo, nell’ordine, i norvegesi Lars Benske/Nor Ask Jarl Tjoem, staccati di 3”61 e i cechi Jiri Simanek/Miroslav Vrastil a oltre 17”.

Finale A mancata per 0,29 dal 4 di coppia maschile

Rabbia, delusione è il sentimento che si è manifestato nell’animo di Maurin Lange, Scott Bärlocher, Jonah Plock e Dominic Condrau al termine della prima delle due eliminatorie del 4 di coppia maschile. In effetti, al termine di una gara molto combattuta – una delle più accattivante della giornata d’esordio degli Europei – l’armo rossocrociato s’è visto escluso dalla finale diretta (passavano i primi due) per soli 29 centesimi a favore dell’Estonia, a sua volt staccata di 1”13 dalla Gran Bretagna.

Aurelia-Maxima Janzen: 1000 metri di troppo

Come a Varese l’atleta in forza alla società malcantonese ha retto bene il confronto con una qualificata concorrenza sino al passaggio dei 1000 metri transitano ancora in seconda posizione alle spalle della lituana Viktorjia Senkute ma davanti alla favorita tedesca Alexandra Föster. Poi il crollo nella seconda parte del percorso. In finale A passano la Föster passata comando proprio negli ultimi 500 metri e la Senkute. Ai ricuperi, oltre la Janzen, Romania e Belgio.

Debutto amaro per Andri Struzina

Debutto amaro per il campione del mondo incarica. Come per la Janzen, l’atleta di Zugo, ancora al comando al passaggio dei 1000 metri, s’è visto poi superare con una certa facilità dall’ungherese Peter Galambos, dall’irlandese Jacob Thomas McCarthy e dal polacco Jakub Byczek, classificati nell’ordine. Passavano i primi due.

Ai ricuperi altri quattro armi rossocrociati

Sia il doppio di Jeannine Gmelin e Nina Wettstein, sia il quattro di coppia di Lisa Lötscher, Célia Dupré, Sofia Mekin, Fabienne Schweizer, sia il 4 senza maschile di Maurin Lange, Scott Bärlocher, Tim Roth, Joel Schürch, sia il doppio “leggero” femminile di Eline Rol e Olivia Nacht, tutti classificati al terzo rango nelle rispettive serie dovranno passare domani agli esami di riparazione. Ieri la singolista Salome Ulrich si è classificata al secondo posto nella prova riservata alle riserve.