"Negli ultimi tre anni, più di 1,8 milioni di bambini nella regione europea dell'Oms non hanno potuto vaccinarsi contro il morbillo. La conseguenza di ciò è un aumento di 60 volte del numero di casi di morbillo nel 2023 rispetto al 2022". È quanto si legge in una dichiarazione congiunta della Commissione Europea, dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dell'Unicef in occasione della European Immunization Week 2024 (21-27 aprile). "La nostra determinazione a garantire i benefici della vaccinazione a tutti e ovunque non deve vacillare", continuano le tre istituzioni internazionali. "Insieme, continueremo ad aumentare la consapevolezza sui benefici della vaccinazione e ad aumentare la fiducia nei vaccini per sostenere la domanda pubblica di vaccini, ora e in futuro. Allo stesso tempo, continuiamo a contribuire a garantire che i sistemi sanitari siano adeguatamente preparati per qualsiasi epidemia e futura pandemia", concludono.
30 casi a Milano
Dopo essere praticamente sparito durante la pandemia, per esempio, il morbillo è tornato a Milano dall'autunno dello scorso anno. Da settembre 2023 a marzo 2024, secondo un'analisi pubblicata su Eurosurveillance, rivista dello European Centre for Disease Prevention and Control, sono stati registrati 30 casi di infezione, più di un terzo di tutti i casi registrati da agosto 2019 ad agosto 2023. Tredici dei casi sono stati confermati dalle analisi. Per otto di loro è stato necessario il ricovero. Secondo la ricerca, coordinata dall'Università degli Studi di Milano, la gran parte delle persone infettate sono adulte (con un'età media di 33 anni) e la maggioranza delle infezioni è correlata a viaggi all'estero (Indonesia, Malesia, India, Uzbekistan, Thailandia). Non mancano però i casi autoctoni. Due, in particolare, sono stati confermati e le analisi genetiche hanno mostrato che i due pazienti sono stati infettati dallo stesso ceppo del virus del morbillo. Nonostante ciò, tra i due casi non è stato rilevato nessun collegamento epidemiologico: ciò "suggerisce la presenza di casi non riportati", sottolineano i ricercatori. Tra le persone infettate, c'è anche un operatore sanitario che aveva ricevuto due dosi di vaccino e che probabilmente è stato infettato da uno dei pazienti ricoverati in Pronto Soccorso. "Il morbillo è in aumento nella Città metropolitana di Milano e nelle zone limitrofe, soprattutto tra gli adulti, coinvolgendo anche i vaccinati e gli operatori sanitari", si legge nello studio. "Anche se non abbiamo ancora identificato epidemie estese e dirompenti, il rafforzamento della sorveglianza della febbre e delle eruzioni cutanee e le attività di vaccinazione di recupero sono fondamentali per contribuire a limitare l'impatto della trasmissione transfrontaliera a seguito di viaggi verso Paesi endemici e facilitare il controllo di nuovi focolai", concludono i ricercatori.
Antibiotico contro i batteri resistenti
Intanto, la Commissione Europea ha concesso l'autorizzazione all'immissione in commercio a un nuovo antibiotico indicato per infezioni complicate e dovute ad alcuni batteri resistenti agli antibiotici. Il farmaco contiene una combinazione dei principi attivi aztreonam-avibactam (nome commerciale Emblaveo) ed è indicato per le infezioni intra-addominali complicate, per la polmonite acquisita in ospedale, per le infezioni complicate del tratto urinario. È anche indicato per il trattamento delle infezioni dovute a batteri aerobici Gram-negativi in pazienti con opzioni di trattamento limitate. "Per i team sanitari che trattano pazienti con gravi infezioni batteriche Gram-negative, la prospettiva di esaurire le opzioni di trattamento efficaci è una minaccia scoraggiante ma molto reale", ha affermato Yehuda Carmeli, a capo dell'Istituto nazionale per la resistenza agli antibiotici e il controllo delle infezioni del Tel Aviv Medical Center e tra i ricercatori di uno dei due studi che hanno portato all'approvazione. Il via libera al nuovo farmaco, ha aggiunto "è una buona notizia per la comunità delle malattie infettive e offre una nuova speranza ai pazienti gravemente malati affetti da resistenza antimicrobica". Il farmaco ha ottenuto una procedura di revisione accelerata da parte dell'Agenzia Europea dei Medicinali: ciò "riflette l'urgente necessità di nuovi trattamenti per affrontare la minaccia della resistenza antimicrobica", ha dichiarato Alexandre de Germay, Chief International Commercial Officer, Executive Vice President di Pfizer.