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L'innalzamento delle foreste porta più carbonio nei laghi
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Keystone-ats
11 giorni fa
Il risultato è una maggiore concentrazione di CO2, fonte di ulteriori gas serra. Lo dimostra uno studio internazionale, pubblicato sulla rivista Nature Communications, al quale ha preso parte anche il Politecnico federale di Losanna (EPFL).

L'innalzamento del limite delle foreste influenza il carbonio organico nei laghi ad alta quota e latitudine, così come la composizione chimica delle loro acque. Il risultato è una maggiore concentrazione di CO2, fonte di ulteriori gas serra. Lo dimostra uno studio internazionale, pubblicato sulla rivista Nature Communications, al quale ha preso parte anche il Politecnico federale di Losanna (EPFL). Si tratta di una scoperta importante, dato che ci sono migliaia di laghi di questo genere in tutto il mondo, scrive in una nota odierna l'ateneo romando. Il carbonio svolge un ruolo cruciale negli specchi d'acqua, in quanto serve da alimento per i batteri, e quelli ad alta quota sono noti per contenerne piccole quantità.

Limite in costanze rialzo

A causa del riscaldamento globale, il limite delle foreste si alza costantemente, tra i 10 e i 100 metri all'anno a seconda della regione. Gli alberi si avvicinano quindi sempre più ai laghi in montagna. Gli scienziati hanno analizzato le connessioni tra questi due ecosistemi a livello molecolare. Quando la linea degli alberi si alza, la composizione del suolo cambia. E quando la neve si scioglie o piove, l'acqua trasporta il carbonio nei laghi. Hannes Peter, ricercatore dell'EPFL, ha studiato questo fenomeno in collaborazione con colleghi di diverse università europee. Gli esperti hanno dapprima condotto test sul campo, seguiti da analisi di laboratorio. Hanno selezionato due laghi rappresentativi nel nord della Finlandia e in Austria.

Batteri

I batteri presenti in questi laghi possono comportarsi in due modi diversi quando entrano in contatto con il carbonio organico: o si sviluppano e producono biomassa, la base della catena alimentare, o diventano inefficienti e rilasciano CO2 nell'atmosfera. Secondo gli autori dello studio, con il carbonio situato sotto la linea degli alberi si verifica proprio il secondo scenario menzionato. Altre ricerche, precisa l'EPFL, saranno comunque necessarie per misurare l'impatto di queste emissioni supplementari di CO2 sull'ambiente.