Ticino
L’Mps sul caso Eoc: “Ce ne si lava le mani”
© CdT/ Chiara Zocchetti
© CdT/ Chiara Zocchetti
Il movimento ha inoltrato un’interpellanza al Consiglio di Stato per fare chiarezza sulla vicenda delle sette infermiere avvelenate sollevata da un’inchiesta de ilCaffè

La denuncia delle sette infermiere nei confronti dell’Eoc arriva sui banchi del Consiglio di Stato. È l’Mps a inoltrare un’interpellanza sul tema. Nell’edizione del 31 gennaio 2020, lo ricordiamo, il Caffè porta a conoscenza dell’opinione pubblica un grave caso di avvelenamento di un gruppo di infermiere dell’ospedale San Giovanni a seguito dell’utilizzo, senza le necessarie protezioni, di formaldeide nell’arco di alcuni decenni.

A partire dal 2019 le infermiere hanno denunciato questa situazione sia al datore di lavoro EOC che alle autorità cantonali competenti per la tutela della salute sui posti di lavoro (Ispettorato del lavoro e Medico cantonale).

“Negli scorsi mesi hanno pure contattato il CdA dell’EOC ed il ministro De Rosa. Purtroppo, ancora una volta, sia l’EOC che Ispettorato e Medico cantonale, invece che assumersi le proprie responsabilità hanno fatto ostruzione”, spiega l’Mps. “Secondo una prassi rodata ed adottata già in altre vertenze (vedi processo per epatite) l’EOC si nasconde dietro alla prescrizione, il Medico cantonale se ne lava le mani, De Rosa si adegua ai potenti”, aggiungono.

Le domande al Consiglio di Stato:

- Il Consiglio di Stato è stato informato dal ministro De Rosa di questa vertenza? Condivide la posizione ostruzionistica dell’EOC ed il lassismo del Medico Cantonale?

- Non ritiene opportuno ed urgente imporre al CdA dell’OEC un cambiamento di posizione e assumersi le proprie responsabilità (vista anche il suo ruolo sanitario) verso queste dipendenti che hanno subito delle malattie professionali?

- Non ritiene opportuno ed urgente imporre al CdA dell’EOC di intraprendere tutti i passi necessari per informare tutto il personale che ha in passato o ancora attualmente è a contatto con sostanze nocive delle misure di prevenzione o accertamento d’eventuale malattie professionali?

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